Uni Cei En 50518: aggiornamento su centrali operative

Appena terminato l’articolo per “ICMQ Notizie 100”, in cui facevo presente il fatto che in cinque anni le check list ministeriali, le note Tabelle, non fossero mai state ad oggi revisionate, ecco prontamente disposte le nuovissime “Tabella 1 bis” e “Tabella 2 bis”. Entrambe le check list ministeriali sono infatti disponibili oggi, per gli OdCI come pure per tutti gli stakeholder, sull’apposito portale come allegati al “Disciplinare del 11.12.2020”. Per inteso, il Disciplinare del Capo della Polizia (sopra “Disciplinare”) non modifica con questo aggiornamento alcun elemento dello “schema della vigilanza privata”, ma unicamente gli strumenti formali di verifica. In particolare, riguardo alle verifiche della conformità Uni 10891/DM 269 di un Istituto di vigilanza e della qualità dei suoi servizi, la Tabella 1 bis inserisce anche i servizi di Classe A regolati da leggi o decreti speciali, nonché quelli di Classe C erogati da personale diverso dalla Guardia Particolare Giurata, cioè, per attività specifica, dagli steward o dagli “ex buttafuori”.
Per la Tabella 2bis, che si applica alle verifiche delle centrali operative, ovvero ai centri di monitoraggio e di ricezione allarmi (MARC), le particolarità sono maggiori: questa in realtà non sostituisce le precedenti tabelle 2, 2.1 e 2.2 ma coesiste con quelle, in quanto la prima fa riferimento alla nuova edizione della Uni Cei En 50518:2020, mentre le seconde rimangono in uso per tutte le verifiche di conformità alla precedente Uni Cei En 50518:2014, fino al termine del transitorio prescritto, vale a dire il 6 febbraio 2022 indicato dalla Circolare tecnica di Accredia N° 22/2020. Appare evidente soprattutto una differenza: laddove era necessaria la compilazione di tre check list (le tabelle 2, 2.1 e 2.2), poiché corrispondenti alle tre diverse parti (strutturale, tecnologica ed operativa) di cui si compone la Uni Cei En 50518:2014, adesso ne è sufficiente una sola, considerato il corpo unico della nuova edizione 2020 della stessa Norma. Si ritiene quindi importante, per il buon esito di un audit di transizione, che il cliente effettui innanzitutto un’autovalutazione sull’adeguatezza del proprio MARC in merito ai nuovi criteri e requisiti. ICMQ è disponibile ad eventuali gap analysis.



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