Intervista al dottor Andrea Perrone, Head of Property Italy di Borsa Italiana - London Stock Exchange Group

Borsa Italiana in data 5 giugno 2019 ha ottenuto la certificazione Uni Iso 45001:2018 – salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con Cersa S.r.l., posizionandosi nel primo gruppo di aziende italiane che ottiene questo risultato e risultando la prima in termini assoluti nel Gruppo London Stock Exchange a livello mondiale.

Egregio dr. Perrone, partiamo da questo dato e cerchiamo di capire quali sono le motivazioni che hanno spinto Borsa Italiana a questa decisione e ad avviare il percorso per ottenere la certificazione Uni Iso 45001.
Tutte le società italiane di London Stock Exchange Group avevano adottato il British Standard Ohsas 18001:2007, ancorché non fossero certificate. L’emanazione del nuovo standard internazionale Iso 45001:2018 ci ha indotti a fare il duplice, importante passaggio: transizione alla nuova norma (che avremmo comunque dovuto fare entro tre anni) e certificazione. Quanto più specificatamente alla certificazione, direi che aumentare la sensibilità di tutto il personale aziendale sul tema della salute e sicurezza è sempre stato un obiettivo importante a livello di Gruppo, per me da sempre prioritario. Sensibilità e consapevolezza sono alcuni dei principali temi introdotti dalla nuova norma, unitamente alla flessibilità del sistema di gestione e all’integrazione di procedure con la nostra quotidiana attività lavorativa. Credo, infine, che dovremmo tutti cercare di accrescere l’attenzione e la sensibilità generale sul tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro non solo per evitare infortuni e malattie professionali, ma anche per migliorare l’ambiente lavorativo, mirando a uno sviluppo continuo delle prestazioni in tale ambito. Il continuo miglioramento è il leit motiv che guida il treno della sicurezza, su cui speriamo di viaggiare in tutta tranquillità.

Avendo completato l’implementazione del sistema di gestione e ottenuta la certificazione Uni Iso 45001, quali sono i primi benefici tangibili che avete rilevato nella gestione dei requisiti di salute e sicurezza sul lavoro?
Se per un momento tralasciamo i benefici tangibili di risparmio economico (sgravi su contributi Inail in primis) che, comunque, non sono evidentemente trascurabili ma che non costituiscono di certo la principale motivazione per cui abbiamo deciso di affrontare questo percorso, è forse ancora presto per parlare di benefici, essendoci certificati solo qualche mese fa per Borsa Italiana e più recentemente per altre tre società del gruppo. Di certo, però, siamo contenti di gestire un processo sapendo esattamente cosa fare e come farlo, avendo gli strumenti per, mi passi l’espressione, “guarire il malato”. Èchiaro che abbiamo la consapevolezza che non rappresenta un punto di arrivo, ma un punto di partenza, nella certezza di dover attuare, come prima detto, il miglioramento continuo. Già solo il pensarlo è, per me, un beneficio raggiunto.

Abbiamo chiarito le motivazioni della scelta fatta inizialmente: i benefici attuali ottenuti, ma quali sono i passi che state prevedendo per il futuro? Come proseguirà lo sforzo del gruppo in Italia, considerato che già avete dato seguito, per altre società al percorso di certificazione con Cersa?
Come da lei giustamente ricordato, non ci siamo fermati. Abbiamo già certificato quattro società del gruppo e contiamo di completare il percorso di certificazione portando a bordo nel 2020 le altre cinque società. Ovviamente la certificazione Iso 45001, come peraltro tutte le certificazioni, impone il mantenimento della stessa negli anni e l’attenzione a che il sistema di gestione della salute e sicurezza e le relative procedure sia sempre ben oliato e tutto funzioni a dovere. Svolgiamo attività di ufficio e, chiaramente, i rischi di cui parliamo non sono quelli di un’attività industriale, ma credo che la tematica della salute e sicurezza vada diffusa in ogni ambito e contesto, in modo che tutti, in un futuro che auspico prossimo, possano crescere e vivere in ambienti sicuri e sani. Per quanto, quindi, in nostro potere, cercheremo di divulgare sempre e comunque il verbo della sicurezza.



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